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Ho iniziato a scrivere i diari presenti in questa sezione a marzo 2020, in piena emergenza coronavirus. Avevo in mente l'idea di raccontare le mie vacanze in bici, su un mio blog personale, già dalle prime pedalate, ma è stato il lock-down forzato che mi ha dato il tempo di poterci lavorare. Si è rivelato un ottimo modo di mantenere viva questa passione quando la bici era costretta a restare parcheggiata in cantina.

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La locuzione "diario di viaggio" fa pensare a qualcosa di avventuroso; in rete ci sono diversi esempi di viaggi in bicicletta "eroici", attraverso paesaggi estremi o con distanze e dislivelli importanti. Non è questo il caso, i miei racconti assomigliano più al Diario di Una Schiappa, uno dei libri preferiti dei miei figli; parlano  di vacanze  fatte da persone normali, ma vissute, in modo bambinesco e divertente, come se fossero una grande impresa. In fondo quando si pedala, sia che si faccia sui più ripidi passi alpini che attorno casa propria, si possono provare emozioni identiche che magari riconoscerete nelle prossime pagine.

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Il ciclismo viene spesso raccontato come sport di sacrificio e di fatica , ma andare in bicicletta non è soltanto sudore, ma anche tanto piacere e divertimento, soprattutto quando le fatiche atletiche terminano con una birra ghiacciata o con un buon piatto buono ed abbontante. E raccontandovi il mio piacere e divertimento in bicicletta spero di invogliare qualcuno a salire sui pedali  e partire. Non è necessario essere degli atleti.

On line i primi due diari:

"Pedalando nell'Italia di Mezzo" (completo)

"Corona Triple" (anteprima)

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