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Ciclovia della Val Seriana
La Val Seriana prende il noma dal fiume Serio che, analogamente al fiume Brembo, nasce dalle Alpi Orobie e sfocia più a Sud nell’Adda, dalle parti di Cremona. L’itinerario della seconda tappa possiamo definirlo il gemello del giorno precedente, si risale la Ciclovia della Val Seriana, realizzata lungo il tracciato della vecchia linea ferroviaria (link: https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_della_Valle_Seriana) dismessa alla fine degli anni sessanta ed oggi sostiuita da una linea tranviaria che corre parallela alla ciclabile.
Nella parte iniziale, dove la valle è più ampia e pianeggiante, passiamo da Bergamo, Alzano Lombardo e Nembro, località in cui già nell’Ottocento erano presenti industrie, per lo più tessili che sfruttavano le acque del fiume. Pedalando si riescono a scorgere, canali, salti idrici e varie opere, sia recenti che di Archeologia Industriale.
Nel secondo tratto, da Vertova a Clusone, il paesaggio cambia e diventa più montano, il corso del fiume si fa più stretto ed impetuoso e le acque chiare invitano ad una sosta rinfrescante. Qui uno dei luoghi più suggestivi della valle merita una sosta: le cascate della Val Vertova (link: www.vallevertova.it) , soprannominate le Maldive di Bergamo. Bisogna lasciare la Ciclovia e prendere via dei Cinque Martiri, per circa 3 km, fino ad un agriturismo dove termina la strada asfaltata ed inizia una rete di sentieri e bisogna lasciare le biciclette. Il sentiero più breve e facile conduce alle già citate cascate in circa un chilometro. Si cammina su una strada lastricata, che accompagna il torrente Vertova fino alle sorgenti. La valle , da un punto di vista geologico, è composta principalmente da dolomia, una roccia dura simile al calcare, che erosa dall’acqua forma gole, cascate e pozze d'acqua dai colori intensi. Insomma una passeggiata piacevolissima per i 5 sensi, per la bellezza del paesaggio, per lo scrosciare delle acque, per il fresco della fitta vegetazione.