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Lunghezza (km) : 

290

Dislivello (m) : 

0

Difficoltà : 

Facile

Tutti i tipi di bici

Adatto a : 

Ciclovia del Danubio

La ciclovia del Danubio è uno dei percorsi cicloturistici più conosciuti e più visitati d’Europa, un’esperienza obbligatoria per chi si sta avvicinando all’affascinante mondo dei viaggi in bicicletta.

Tutto il corso del fiume, oltre 2000 km dalle sorgenti in Germania alla foce nel mar Nero attraverso 10 Stati e 4 capitali, è percorribile in bicicletta in un viaggio nel cuore dell’Europa dall’indubbio valore storico per per ciò che il Danubio rappresenta nella cultura europea.  

Ma è soprattutto il tratto "austriaco", da Passau a Vienna ad essere maggiormente frequentato, segnalato e tracciato in modo impeccabile ed ideale per famiglie o per una “prima volta” da cicloviaggiatore.  

On line vari tour operator o gli enti di promozione turistica austriaca suggeriscono di dividere i 326 km del percorso in 6 o 7 giorni, con brevi tappe di circa 40/50 km, che sono effettivamente alla portata di tutti. Considerato che il percorso è interamente pianeggiante, anzi in leggerissima discesa, ciclisti più allenati possono percorrerlo in 3 o 4 giorni ed avere delle giornate libere per la visita alla città più importanti.

I gpx caricati qui sono come l'ho percorso nel 2018, in sole tre tappe e tagliando in treno l'ultima parte, per inserirlo in un percorso più lungo e inserirlo con il volo di ritorno. Passau, Linz, Melk e Vienna sono i centri principali che si trovano lungo il percorso e rappresentano delle tappe obbligate da visitare. A seconda della gamba e degli interessi del singolo viaggiatore, il singolo segmento può essere percorso tutto d’un fiato, diviso in due tappe oppure accorciato sfruttando treni o traghetti dove ciò è possibile (si può consultare questo sito per l’intermodalità: https://www.passau-vienna-bici.com/ )

Da Passau a Linz (95 km)

Il percorso inizia in Germania, nell’estremo lembo sud-orientale della Baviera, a Passau (o Passavia in italiano), detta dreiflussestad, ovvero la città dei tre fiumi.

Uno è ovviamente il Danubio, gli altri due sono l’Inn e l’Iz, che sfociano nel primo praticamente nello stesso punto, uno da destra e l’altro da sinistra, delimitando in questo modo una sottile striscia di terra, l’Altstadt, ovvero il centro medievale della città. Qui è d’obbligo godersi gli scorci sull’acqua, passeggiando rigorosamente a piedi o in bicicletta, tra le vie porticate e molto frequentate da giovani universitari. Tenete conto che su circa 50’000 abitanti, 10’000 sono studenti dell’Università di Passau.

Alla partenza da Passau la ciclabile è percorribile su entrambe le sponde del fiume, quella sinistra in Germania, e quella destra in Austria. Bisogna pianificare bene la scelta del lato su cui pedalare, pensate che il Danubio è il secondo fiume più lungo d’Europa, con un vasto bacino idrografico, nulla di paragonabile agli altri percorsi fluviali raccontati sul blog.

Di conseguenza, le due rive sono molto distanti tra loro e gli attraversamenti non sono così frequenti; dopo un ponte, bisogna percorrere anche decine di chilometri prima del successivo. In alcuni punti è necessario caricare le bici su dei piccoli traghetti turistici per il trasbordo da una sponda all’altra.

L’arrivo di questa prima tappa sarà a Linz, la terza città dell’Austria per dimensioni, centro commerciale ed importante snodo ferroviario, il che può essere utile per coincidenze e collegamenti. Se ci capitate d’estate potete imbattervi in un famoso festival di artisti di strada, il Linzer Pflasterspektakel.


Da Linz a Melk (110 km)

Continuando da Linz verso Est, il Danubio si fa sempre più largo ed imponente e pedalare ai suoi lati è un’esperienza che ti porta in un mondo a sé. Si percorrono chilometri e chilometri stretti tra le acque e la vegetazione che cresce sulle sue sponde, su una sottile striscia di asfalto semplicemente perfetta per le bici. Quello che mi ha affascinato di più di questo percorso, tuttavia, non è il paesaggio maestoso, ma la presenza costante e numerosa di altri cicloturisti. Sulle vie del Danubio puoi incontrare ciclisti di ogni categoria, gruppi organizzati di vecchietti tutti vestiti uguali con e-bike e guida a scortarli; intere famiglie con bambini tutti biondi e sorridenti, con la propria bici e la propria piccola borsa, mentre il papà sudato e affannato traina un carrello colmo di bagagli (o con animale domestico al seguito); coppiette di giovani che affrontano una vacanza romantica ed avventurosa su vecchie city-bike mezze scassate o ciclisti solitari con biciclette molto belle e pluriaccessoriati.

Per tutti, lungo il percorso, bar, ristori e servizi specificatamente rivolti ai ciclo viaggiatori.

In questo tratto luoghi meritevoli di una visita sono Mauthausen (Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen), la città romana di Lauriacum e la città di Enns, prima di giungere a Melk.

Ancor prima di entrare in città, dalla ciclabile si scorge il suo monumento principale, l’abbazia benedettina, in stile barocco, posta sulla cima un colle affacciato su un’ansa del fiume. Vale la pena lasciare le bici per salire attraverso le strade lastricate del borgo e visitarne così la chiesa con gli affreschi di Rottmayr, il parco dell’Abbazia ed i suoi giardini e la biblioteca del Nome della Rosa. Nel romanzo di Eco, infatti, è in questa biblioteca che il frate benedettino Adoso da Melk scrive le proprie memorie, che danno vita al racconto.


Da Melk a Tulln (80km)

In questo segmento, in cui il fiume si fa sempre più largo e maestoso, il paesaggio alterna campi e boschi, a costruzioni antropiche, come dighe e centrali idroelettriche o a campeggi con spiagge attrezzate per la balneazione.

Il punto di arrivo è Tulln and der Donau, una delle più antiche città austriache, abitata già in epoca preromana. La scelta è stata dettata da ragioni logistiche perché da qui parte una linea ferroviaria che costeggia per un tratto il Danubio, consentendomi di accorciare il viaggio ed avere più tempo a disposizione per visitare Vienna. L’alternativa è arrivarci pedalando per altri 40km ed entrare in città attraverso la Donauinsel, un’isola artificiale stretta e lunga, costruita come protezione dalle inondazioni del fiume e occupata da un unico parco urbano.

Non mi dilungo su cosa fare e vedere a Vienna: il castello di Schönbrunn e le altre residenze asburgiche, il duomo di Santo Stefano, la ruota panoramica del Prater, i musei sono ampiamente descritti in tante guide turistiche.

Come è nello spirito del blog, vi lascio solo due input. Il primo è che Vienna qui è una delle capitali europee più bike friendly, nonostante i 2 milioni di abitanti (ne parlo qui). Il secondo è che, dopo tanti chilometri in bicicletta, è obbligatoria una visita all’hotel Sacher, per assaggiare l’originale torta a base di cioccolato e marmellata di albicocca!

La torta Sacher fu inventata nel 1832 dal pasticciere Franz Sacher. La ricetta originale è ancora segreta ed è stata oggetto di disputa legale tra i negozi viennesi Sacher e Demel per fregiarsi del marchio "Original-Sachertorte".


Per cui o pedalate fino a Vienna per mangiare l'originale oppure vi fate in casa un pezzotto  come questo:


INGREDIENTI:
125 g di burro a temperatura ambiente
100 g di zucchero a velo
10 g di miele o zucchero invertito
125 g di cioccolato fondente al 62%
6 albumi di uovo
7 tuorli di uovo
110 g di zucchero
125 g di farina 00
550 g di confettura di albicocche setacciata
Per la copertura:
200 g di cioccolato fondente
200 g di panna fresca liquida
20 g di burro


Montate il burro morbido con lo zucchero a velo e il miele. Tagliare il cioccolato a pezzi e fonderlo a bagnomaria; farlo raffreddare leggermente per unirlo alla montata di burro, sempre montando con le fruste ed aggiungendo i tuorli poco alla volta

A parte, montare gli albumi con lo zucchero, fino a quando saranno lucidi e ben fermi ed incorporarli con una spatola alla montata al cioccolato. 

Per ultimo unire la farina setacciata delicatamente dal basso verso l’alto senza smontare il composto.
Versare l’impasto in uno stampo  imburrato e infarinato;  cuocere a 180° per circa 45 minuti. 

Sfornare e raffreddare la base della torta sacher a temperatura ambiente. Tagliare in 3 dischi uguali e versare sul primo disco uno strato abbondante di confettura di albicocche. 

Porre sopra il secondo disco e spalmare un altro strato di confettura. Mettere l’ultimo disco e coprire l’intera superficie del dolce con la confettura restante. Mettere la torta in freezer per un’ora. 

Per la copertura: tagliare a pezzetti il cioccolato e scioglierlo leggermente al microonde; unire la panna liquida ben calda, mescolando bene con un cucchiaio per amalgamare gli ingredienti. Appena il cioccolato sarà ben sciolto, unire il burro a pezzetti. Lasciare intiepidire un po’ la glassa a temperatura ambiente.

Togliere la torta dal freezer e porla su un foglio di silicone o una teglia. Appena la glassa sarà arrivata a una temperatura tra 27° e 29°, versarla sulla torta, facendo attenzione a coprire bene tutto il dolce. Porre il dolce in frigo per un’ora o più prima di mangiarlo.

Visto che il dolce di suo è molto leggero e dietico, bisogna per forza servirlo con un ricciolo di panna.

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