Bici elettrica Vs bici tradizionale
- Boss
- 29 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Nel frammentato mondo dei ciclisti, una delle tante divisioni è tra favorevoli e contrari alle biciclette a pedalata assistita, ovvero tra gli integralisti del ciclismo fatica e sudore per i quali le e-bike sono dei motorini e gli entusiasti di questa innovazione che amplierà gli orizzonti del ciclismo.
In questo post, nonostante la mia personale preferenza per la bici vera, non prenderò le parti di nessuna fazione, ma illustrerò qual è la sostanziale differenza tra le due sulla base di rigorosissimi studi scientifici che vengono tenuti segreti e che io e solo io conosco.
La bicicletta elettrica è come il Viagra. Punto e basta.
Così come una persona in buona salute non ha bisogno della pillola blu per un normale rapporto sessuale, l’aiutino della batteria sulla bici serve a chi per problemi fisici (età, obesità o altro) non ce la fa da solo. Poi ci sono quelli che, pur non avendone bisogno medico vi ricorrono per motivi professionali, come l’amatissimo Rocco, oppure quelli che vogliono emularne le gesta, non accontentandosi di un banale amplesso con la propria partner.
Con questo e non si vuole sminuire l’importanza ed il valore della e-bike né assolutamente si vuole denigrare o bullizzare chi la utilizza, ma soltanto illustrare con una metafora quale è il valore di una e-bike che vi fa pedalare senza fatica. Lo stesso delle pilloline magiche, che dalla loro nascita, hanno fatto scoprire a tanti uomini, ma soprattutto a tante donne, dei piaceri sconosciuti o dimenticati. Ora che sapete la verità sta a voi scegliere quale mezzo usare, dipende se voi (o la vostra partner) preferite una prestazione “naturale” con i limiti che essa comporta o se tollerate l’aiutino se questo genera una prestazione eccezionale e fuori dal comune.
Concludo dando alle donne una dritta, oltre che sulla scelta della tipologia di bici, anche sulla tipologia di partner. Il noto sessuologo Pietro Sello, professore ordinario all’Università per gli Stranieri di Perugia ha trovato il rapporto tra la distanza in bici e durata dell’amplesso =6 km/min, come riportato un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Medisin (P.Sello, Duration analysis).
Ciò vuol dire che un uomo che inizia a stancarsi dopo 30km in bicicletta, a letto non durerà più di 5 minuti, mentre chi resiste in sella per oltre 100km, supererà il quarto d’ora di durata (16,67 minuti per la precisione). No, il tempo di spogliarsi e della sigaretta non è incluso nel calcolo.
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