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In bici a scuola al tempo del Covid

Aggiornamento: 8 nov 2020

Settembre 2020, finalmente la scuola riparte dopo sei mesi di chiusura forzata, tra nuove paure e vecchi problemi. Le strutture vecchie, gli insegnanti che mancano, la mensa che non è buona, le chat di classe piene di flare, la paura dei contagi, delle quarantene e di altre chiusure, gli orari ridotti e scaglionati e le attività extra che non si sa quando, come e se riprenderanno. In questa incertezza generale, riorganizzare la massa marmocchi della mia scuola mi sembrava una completa utopia. Ero convinto che proprio il 2020, anno in cui si dovrà rinunciare a tante attività e contatti sociali, fosse l'anno giusto per insegnare ai bambini che semplicemente andare a scuola in bici è un modo per muoversi e divertirsi con i compagni, a distanza di sicurezza, e riprendere dai grandi un pezzo di città, ma, nonostante ciò, mi ero arreso, avevo rinunciato a cercare un modo che conciliasse la partecipazioni con il rispetto delle procedure covid, in tema di orari e distanze. Poi ho ricevuto l'invito ad un evento che si chiama "Tutti a scuola in bicicletta", promosso da varie associazioni in diverse città italiane, in occasione della settimana europea della mobilità e non avevo più scuse. Ho iniziato a stabilire contatti, preparare volantini e spammare mezza scuola, credendo di ritrovarmi a pedalare con i soliti quattro gatti ed, invece, gli ultimi arrivati a scuola, ovvero i bambini di prima elementare ed i loro genitori mi hanno regalato una bellissima sorpresa, rispondendo in tantissimi.

Quello che mi ha reso contento non è stata la partecipazione in sé; li ho definiti tanti, ma si trattava di quindici bambini su quattrocento alunni della scuola, bensì l'entusiasmo ed i sorrisi di bambini e genitori che hanno apprezzato lo spirito sia educativo-ambientale che di aggregazione. E non si può non provare soddisfazione, quando ti scrivono "abbiamo sempre guardato con entusiasmo dal balcone gli altri anni...e adesso finalmente ci siamo anche noi!!!" oppure ti inviano un disegno in una bambina si è ritratta in bici con un fumetto "Mi piace pedalare!"

E quando anche un solo bambino ti risponde così, ti viene voglia di organizzare altri 100 bike to school, nonostante le difficoltà. Perciò concludo con un invito:


Se nella tua scuola si fa il bike to school partecipa, se non si fa, organizzalo.



PS: Non per tutte le scuole è stata così, altri organizzatori sono stati meno fortunati, poiché venerdì 25 molte scuole erano chiusa per sciopero. Anzi in alcune città del Sud la scuola ha riaperto solo la settimana successiva, ufficialmente a causa delle elezioni o dell'allerta meteo; in realtà è la conseguenza di una storica diseguaglianza di risorse tra i diversi territori. E questo è profondamente ingiusto, perché ogni bambino, in qualsiasi città abiti, ha diritto alla stessa istruzione, per prima cosa negli elementi essenziali (insegnanti, attrezzature, mensa, tempo pieno) e poi, magari, anche ad una strada scolastica per poter raggiungere la scuola in modo sicuro, in autonomia ed in un contesto non inquinato.



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