L'architetto degli orrori
- Boss
- 8 feb 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 feb 2022
Qualche settimana , esattamente il 14/01/2022 (fra poco c'è il trigesimo), è morto Ricardo Bofill, architetto catalano, progettista, in giro per l'Europa, di diverse brutture colossali post-moderne. Anche a Salerno ha dato il suo contributo a deturpare la città con l'opera cittadina più discussa e controversa del XXI secolo, ovvero il Crescent

Concentrandoci solo sull'edificio, questo può anche avere il suo gusto: si tratta, in fondo di un semicerchio con un portico colonnato al piano terreno ed appartamenti ai piani superiori. Un'idea tutto sommato banale che fa venire alla mente altri edifici noti, se non fosse per le dimensioni eccessive, caratteristica comune ad altre opere di Bofill. Tuttavia nel contesto in cui è stato realizzato, l'enorme piazza della Libertà, che si apre in pieno centro cittadino alla fine del Lungomare, è un vero scempio sia estetico che funzionale.
Il Lungomare di Salerno, senza Crescent, appare così come pensato negli anni '50 del secolo scorso, con i suoi tre viali paralleli, posti davanti agli edifici pubblici del Ventennio.

Nonostante con gli anni le palme si siano ammalate e rinsecchite (che magari si potrebbero sostituire con piante autoctone) e che questo tratto di mare non sia propriamente pulito e balneabile, resta un luogo bello da vedere e molto piacevole per passeggiarci.

Questa, invece, è piazza della Libertà, uno spazio che, invece di aggiunge valore al lungomare, lo deturpa. Dodici anni di lavori, processi e polemiche hanno regalato alla città 28000 mq coperti da cemento, 700 posti auto sotterranei (e zero posti bici) e 90,000 mc di obbrobrio che nasconde il mare al cuore di Salerno. La zona di via Roma, del teatro lirico, della Villa Comunale e del Municipio, invece di essere valorizzata, viene completamente affogata e nascosta dalla presenza del Crescent. Un condominio, perché alla fine di questo si tratta, che porterà una grossa ricchezza a chi ha venduto e comprato gli appartamenti, ma non al resto della città. Perché a Salerno piazza della Libertà non offre nulla di utile, non c'è un po' di verde, uno straccio di panchina, una fontanella per bere, una rastrelliera per le bici, un chioschetto dei gelati o una qualsiasi attività turistica. Una piazza in cui è vietato andare in bici, è vietato giocare a pallone, in cui non puoi fare nulla se non parcheggiare la tua automobile. Nulla di nulla, né per i salernitani, né per i turisti, se non la vista sul golfo, ma quella c'era già prima, ed era ugualmente bella anche senza la piazza.
Davvero vogliamo sprecare uno spazio così grande, nel punto più centrale di una città con 2000 anni di storia e che, nelle parole del suo imperatore, ambisce ad essere turistica ed europea? Con un condominio ed un parcheggio? Abbiamo proposte ed idee per migliorarla e limitare i danni?
Raccolta di opere di Bofill
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