Domenica scorsa ho festeggiato l’inizio della primavera, regalandomi una giornata al parco “Porto di Mare” con i miei marmocchi. Armati di marenna (lunch box), caschetto e protezioni abbiamo percorso tutto il nuovo circuito per Mountain Bike.
Anche senza bici specifiche per il ciclo-cross ce la siamo spassata, bambini e papà, a pedalare sui 7km di saliscendi in mezzo alla natura, spingendo ed arrampiacandoci a piedi sui tratti più impervi. Abbiamo ammirato la diversa vegetazione del parco (bosco, prato e zone umide) e ci è capitato di vedere due uccelli strani: uno con il collo lungo e le piume sul blu scuro, simile ad un airone, ma più piccolo; ed un altro ancora più piccolino di colore verde acceso e con un verso strano che somigliava ad un di clacson.
Purtroppo, sono volati via prima che riuscissi a fotografarli col cellulare e quindi avere qualche possibilità di identificare le specie. Per il mio marmocchio grande sono diventati, l’avvoltoio ed il pappagallo. Non sono riuscito a convincerlo che sono animali che non abitano la pianura padana.
Conoscevo già bene questo parco, abitando in zona. Ho provato ad organizzare una biciclettata con la scuola per due anni di fila, annullate nel 2019 per maltempo e nel 2020 per covid. Quando ci capitavo davanti, in auto o in bici la domenica mattina, vedevo spesso auto dei carabinieri che lo pattugliavano e spacciatori che sia allontanavano o nascondevano.
Ma adesso non è più così, e giornate belle come questa mi hanno fatto letteralmente innamorare di questo posto, per me, il parco più bello di Milano
Questi i 5 motivi:
Si arriva facilmente in bicicletta, tutta pista ciclabile dal centro di Milano
Sei vicinissimo alla città, ma non te ne accorgi, palazzoni e edifici li vedi solo in lontananza
Non è il solito giardino con prati piatti, vialetti asfaltati, panchine e l' immancabile laghetto con le paparelle, gli spazi sono tenuti nel modo più naturale possibile
Ci sono un sacco di bici di tutti i tipi, da quelle con le rotelle alle Ciclocross dei più spericolate, grazie di percorsi ciclabili che arrivano qui, come la ciclabile porta Romana-Corvetto, che lo attraversano, come AbbracciaMI ed alla lunga pista per mtb
Perché sapere che qui prima c'era abbandono e degrado e vedere che è stato possibile ri-naturalizzare quella che di fatto era una discarica incontrollata è una di quelle poche cose che riesce a darti speranza e prova che tutti i problemi si possono superare.
Di questo miracolo bisogna ringraziare Italia Nostra, che cura l'area dal 2017, e il lungo elenco di volontari, associazioni, appassionati di bici, forze dell'ordine che hanno trasformato un passo alla volta una piazza di spaccio in una piazza aperta a tutti.
Non chiamiamolo più il boschetto della droga di Rogoredo, adesso è diventato il PARCO DELLE BICI