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RE-ciclo Volante, prima edizione

Domenica scorsa ho partecipato al primo Re-Ciclo Volante, iniziativa organizzata da Massa Marmocchi Milano e da InGROSSIamoci, l’associazione genitori della mia scuola.

Lo scopo dell’evento procurare una bicicletta ad i bambini che non ne possiedono una, situazione che non è così rara nei quartieri della periferia, per quanto possa essere inimmaginabile per noi più fortunati.


Per farlo si è scelto il modo più semplice:

  • chiedere ai genitori di regalare le bici diventate troppo piccole per i propri bambini e che magari sono ferme ad arrugginire in qualche box o cantina.

  • offrire una ciclofficina di piazza gratuita per rimettere in marcia qualsiasi catorcio recuperato in qualche modo.

Ho trascorso così una mezza mattinata a gonfiare ruote e tirare freni, facendo da guaglione al ciclista bravo, che interveniva nei casi più delicati, sotto lo sguardo di tanti umarell del Tappeto Volante.


    Tappeto Volante è il nome scelto per il alla piccola piazza ricavata dal comune di Milano chiudendo al traffico un piccolo tratto di controviale di fronte all’IC Tommaso Grossi ed attrezzandolo con panchine, rastrelliere e tavoli da ping-pong.
    Nelle intenzioni degli ideatori, lo spazio era stato pensato soprattutto (ma non solo) per i bambini della scuola elementare, ma nei fatti ha attirato le critiche di molti residenti del quartiere perché, causa la pandemia e la chiusura dell’adiacente mercatino delle pulci, questo è diventato il ritrovo domenicale per la vendita ed acquisto di merci (vestiti soprattutto) di dubbia provenienza.
    Queste critiche sono indubbiamente eccessive, in quanto la presenza saltuaria di ambulanti irregolari non è causata dalla realizzazione della piazza e non ne rovina la sua utilità o fruibilità, ma è la punta visibile della presenza di situazioni di degrado e povertà, che meritano una discussione non-banale e che non può essere limitata allo sgombero del mercatino e, di fatto, spostamento in una zona meno visibile.
    L’evento di domenica, come effetto collaterale, voleva anche essere un esperimento per ri-appropriarsi dello spazio e sfruttare il lavoro fatto da comune e associazioni per realizzare il Tappeto Volante, applicando in piccolo la stessa modalità che ha trasformato il boschetto della droga nel parco Porto di Mare. (come scritto qui).
    Non risolverà i problemi delle periferie, ma può essere un piccolo miglioramento.

Non c’è stata una folla oceanica, siamo riusciti ad accontentare solo un paio di bambini e qualche genitore, ma vale la pena mettere anche un solo bambino nelle condizioni di poter venire a scuola in bici, ed avere così la possibilità di divertirsi, imparare a pedalare in città ed acquisire importanti autonomie, insieme ad i propri compagni di scuola.


Il progetto non è terminato il 9 maggio, ma continua. Se vivi a Milano ed hai una bicicletta di qualsiasi, che non utilizzi puoi contattare inGROSSIamoci ( ingrossiamoci@gmail.com ) per regalarla ad un bambino o ad un genitore che non può permettersene una.


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